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A Costigliole "fraternità in cantiere" per il presepe vivente che incanta dal 1983

SALUZZO

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Era il 1983 e don Alfredo Camosso ha posto all’attenzione dei parrocchiani la necessità di avviare un’attività che creasse un clima di fraternità nella comunità. Ora, nel 2017, don Silvio invita a seguire l’indicazione del vescovo che nel convegno diocesano ha dato un messaggio sintetizzato con lo slogan “fraternità in cantiere”.

I costigliolesi hanno messo in cantiere il presepe vivente che dal 1983 ad oggi è diventata una bellissima tradizione e che ogni tre anni mette in moto una catena di relazioni e collaborazioni che vanno proprio nella direzione di creare fraternità e coesione coinvolgendo ad ogni edizione nuove persone che dedicano tempo ed energie.

Il gruppo del presepe che guida tutta la parte organizzativa fissa il calendario delle rappresentazioni, ma soprattutto calendarizza tutte le attività preparatorie che consentono di svolgere in sicurezza la manifestazione. Gli spettatori hanno la possibilità di vivere una forte emozione durante questa rappresentazione che è in grado di comunicare “la gioia dell’amore”, come dice Papa Francesco, e lo possono fare nelle migliori condizioni possibili in relazione al clima e al contesto spettacolare dato dalla presenza del castello e del borgo medievale.

Solo i più attenti colgono il grande lavoro che i volontari e i professionisti svolgono per allestire il tutto, ma i costigliolesi, appena vedono la tribuna montata davanti alla chiesa parrocchiale, hanno un sussulto di gioia: quest’anno ci sarà il presepe vivente.

Le date che si possono iniziare a segnare sono quelle di domenica 24 dicembre (ore 22), lunedì 25 dicembre (ore 18), martedì 26 dicembre (ore 18 e ore 21), mercoledì 27 dicembre (ore 20,30).

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