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Così abbiamo provato a spiegare i "misteri" del castello di Montemale

MONTAGNA

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"Diversi episodi di distorsione del campo elettromagnetico, alcuni spiegabili e altri no, diversi scompensi nelle batterie delle strumentazioni che, nonostante fossero nuove a piena carica, si sono esaurite in pochissimo tempo, rumori strani e disfunzioni termiche, analisi audiometriche molto particolari". Non sarebbero spiegabili razionalmente alcuni degli episodi che si sono palesati di fronte agli occhi degli "esperti del mistero" venuti da Piacenza per indagare il castello di Montemale, in provincia di Cuneo.

L’associazione Epas (European Paranormal Activity Society) con una squadra dell’Istituto nazionale di ricerca e studio dei fenomeni paranormali della sezione di Piacenza (con alcuni membri della sezione di Monza e Brianza) ha infatti svolto un'indagine storico-culturale, utilizzando anche strumentazioni tecniche e capacità specifiche del team, volta alla ricerca di eventuali anomalie o prove di una qualsiasi spiegazione agli accadimenti misteriosi che si narra siano avvenuti all’interno del Castel Savio, il maestoso edificio fortificato che sorge sui resti dell'antico castello di cui l’esatta origine non è nota, ma che viene menzionato in documenti risalenti al 1055.

Dopo una perlustrazione, la mappatura della struttura e del luogo - raccontano gli studiosi - abbiamo effettuato diversi video e foto della struttura e della zona circostante, atte ad editare un interessante documentario volto alla rivalutazione del palazzo e a sensibilizzare le persone, le istituzioni e l’opinione pubblica al possibile recupero e valorizzazione di questo gioiello della nostra storia e del nostro passato, ormai in stato di abbandono e lasciato all’incuria e alla polvere".

Ma nello specifico cos'è successo? "Sbalzi elettromagnetici repentini e di notevole entità dove non vi erano cellulari, computer, router Wi-Fi o scatole di derivazione o generatori di campo, sensori di movimento che hanno segnalato, senza nessun apparente motivo plausibile, un movimento ove non vi era nessuno o un qualcosa che lo giustificasse". Nel corso dell'indagine sono stati utilizzati anche strumenti modificati, sensibili solo a fonti elettromagnetiche naturali con un isolamento superiore dai disturbi Emf (elettromagnetici) artificiali. "Tutto il materiale audio, video e fotografico raccolto - garantiscono - verrà attentamente studiato, analizzao e verificato, onde evitare falsi positivi".

Il team si rende disponibile, "qualora i Comuni di Dronero, Caraglio o Montemale, insieme alla società Traiutina srl (attuale proprietaria del castello), ne daranno l’autorizzazione" a tenere una conferenza stampa con ingresso libero e gratuito per sensibilizzare le istituzioni e la gente sull’importanza del recupero di certe pagine della storia. Il castello di Montemale con il suo fascino, il suo passato e il suo abbandono, come memorie scolpite nella roccia, rimangono al momento l’unica reale certezza e l’unico reale "fantasma".

 

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