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Coronavirus: ora la Regione valuta se sospendere o allentare le rigide misure adottate per i piemontesi

CUNEO

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Scendono a uno i casi positivi al Coronavirus in Piemonte. Due dei tre casi di positività riscontrati nei giorni scorsi sarebbero infatti risultati dei "falsi positivi" agli esami di controllo effettuati dall'Istituto Superiore di Sanità, l’unico istituto a livello nazionale in grado di dare la definitiva conferma delle analisi. Al momento rimane sotto osservazione il 40enne monitorato dai medici dell'Amedeo di Savoia.

L’ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana è stato accolto con grande favore dal presidente della Regione che, alla luce dell’esistenza al momento in Piemonte di un solo caso di contagio collegato al ceppo lombardo, ritiene ci siano finalmente le condizioni per chiedere al governo un graduale ritorno alla normalità. Le misure attualmente in vigore, per l’ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte, erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta.

L’ordinanza attuale scadrà sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, al fine di confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte, il presidente della Regione ha convocato per giovedì 27 febbraio alle 18 in Presidenza (piazza Castello 165 a Torino) i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i prefetti del territorio. Alle 19 seguirà un punto stampa.

Donazione della comunità cinese.

L’assessore alla Sanità ha voluto ringraziare la comunità cinese, che ha donato all’Unità di crisi una cospicua fornitura di dispositivi di protezione individuale.

Caso astigiani in Liguria.

Resta da decidere, insieme alla Regione Liguria, ai prefetti di Asti e Torino e al Dipartimento nazionale della Protezione civile, il modo migliore per trattare il caso dei 36 cittadini astigiani ospitati in un albergo di Alassio, dove sono stati rilevati casi positivi al Coronavirus. Quattro di loro sono stati ricoverati in un ospedale ligure, perché positivi al test. Per gli altri 32, in mattinata in Prefettura a Torino si discuterà il piano per consentire loro di trascorrere la quarantena in Piemonte.

Pronto soccorso Ciriè.

Il Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè è stato riaperto nella serata di mercoledì, dopo che nel pomeriggio aveva sospeso il servizio, in attesa del test (risultato negativo) effettuato su un paziente ricoverato la sera precedente".

(Foto tratta dal sito della Regione Piemonte)

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