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Charly Dogliani, cuneese vissuto tra le note più alte della musica

CUNEO

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Una cucina accogliente, con il calore della stufa e dei nostri ospiti Charly e Frendy, la coppia di artisti che siamo andati a trovare. Ci ha condotti Angela Berrino, poetessa, attrice e amica comune. Si conoscono e frequentano da tempo. Charly ha musicato anche le poesie di Angela.

Già, ma chi è Charly? E' un folletto etereo che cammina sulle sette note. Vive tra le note più alte della musica. E' poliedrico artista. Lo è con mille sfaccettature.

Il suo originale biglietto da visita, stampato al fondo di un foglio con annotati dei suoi versi, dice così: Carlantonio Dogliani, nato a Cuneo il 3/02/1932. Charly, an Art e per ij Somà Musicista-kan Tant, Autor-Kompositor-Ator, Trasformista/e Nen Mach.” Parrebbe un po' esagerato. Invece è tutto vero.

“Charly, perchè è scritto in dialetto?”

“Mio padre, ufficiale di carriera, mi proibiva di parlare il dialetto piemontese. “Non imparerai mai bene l'italiano parlando il dialetto...” Oltretutto mia madre insegnava! Così, per un piacere mio, e forse per rivalsa, ho studiato il dialetto ed ho imparato a scriverlo e a parlarlo correttamente. In dialetto scrivo anche i testi per la musica. Ho tradotto My Way in dialetto. “ A la mia manera.” E ne canta un pezzetto.

Charly, anche nell'aspetto, è particolare. Piccolo, secco secco, ma con un viso ancora fresco per l'età. 85 anni ben portati. Niente rughe. Due occhi a spillo. Vivi, penetranti, e ancora sognanti. Barba e capelli bianchi, gli contornano il viso, soffici come zucchero filato. Lui sorride sempre.

Sorride alla vita: intensa la sua, con l'amatissima Frendy. Sono sposati da 56 anni, ma lui precisa: “Sono di più. L'amavo già dieci anni prima di conoscerla!” Ecco questo è Charly.

“Insomma, dove e quando sei nato?”

“Sono il cuneese più cuneese di tutti: sono nato in una casa proprio sotto i portici del Duomo, in via Roma. Sono sposato con Frendy, abbiamo un figlio, Dario, mancato 15 anni fa, e una figlia, Lorena.

“Cosa ti piace fare al mattino appena alzato?”

“Per me il mattino quasi non esiste. Ho sempre lavorato di notte. Frendy ed io, abbiamo fatto tournée in tutto il mondo. Siamo due solisti, ci esibivamo come duetto. Ci ingaggiavano ovunque. Eravamo vagabondi. Iniziammo nelle balere, poi nei night club, nei piano bar, caffè concerti, persino nel circo. Io suonavo il piano, e lei suonava diversi strumenti: la batteria, la chitarra, il vibrafono, strumento a percussioni. Bravissima, da fare invidia al grande Lionel Hempton! Abbiamo fatto una bella vita, tra musica e soggiorni in bellissimi posti, e ben retribuiti.”

Lo ascolto appassionarsi nel racconto, e intanto Frendy che tace, lo segue con indicibile tenerezza, in questo freddo pomeriggio di gennaio. E man mano che si fa scuro, nella stanza si crea un'insolita intimità tra sconosciuti. Un'energia che unisce.

Frendy, più giovane di lui, è ancora bella, lineamenti fini, carnagione chiara, con capelli biondi raccolti in sù, con un divertente, dispettoso ciuffetto in cima. Ha classe, modi eleganti. Sarà perché si è anche parlato dei Savoia, che mi vien da chiamarla principessa.”

“Come hai conosciuto la tua principessa?”

"In treno. Quando è entrata nello scompartimento le ho sorriso: “Posso cederti un po' di posto?” Lei mi ha risposto di sì. Ma io mi son ben guardato da lasciargliene troppo...per sfiorare la sua coscia! Da quel dì, non ci siamo mai lasciati. E' stata un'unione artistica, oltre che sentimentale.”

“Sovente hai partecipato come attore in film di successo con registi e attori importanti. Quali i più recenti?”

Si concentra. Rovista nella memoria del suo vissuto intenso, tra note musicali e recitazione. Entusiasta nel ricordare e raccontare. “Ho interpretato la parte del Re Vittorio Emanuele III, in “Mafalda di Savoia”. Il coraggio di una principessa.

Era unTv mouvie, girato nel 2005 in due puntate, con la regia di Maurizio Zaccaro. Un cast di attori di rilievo: Stefania Rocca, Johannes Brandrup, Hary Prinz, Franco Castellano, Amanda Sandrelli.”

“Tu che parte avevi?”

“Interpretavo il Re Vittorio Emanuele III. Nella prima puntata ero sempre presente. La storia lo richiedeva. Avevo già 76 anni, anche se per il copione dovevo dimostrarne 55!” E mi mostra le foto. E' in divisa accanto al figlio (nella fiction) Umberto detto poi il Re di Maggio. Mi hanno sbarbato e con i mie capelli mi hanno acconciato come era il Re. Mi ha molto emozionato la scena in cui incontro mia figlia Mafalda, che si inchina al mio cospetto e mi dice: “Ben arrivato papà. Avete fatto buon viaggio?”

“Cosa ti entusiasma di più della vita?”

“Tutto!” E intanto intona una canzone! Lui musica la vita. Mi mostra fogli e fogli di partiture. Da tutto trae spunto per scrivere musica.

“Quando hai iniziato la carriera di musicista?”

“Ho studiato fisarmonica, pianoforte. Non mi interessava altro. Sono diplomato ragioniere, ma da subito, appena sedicenne ho capito che per me esisteva, ed esiste solo la musica. Così ho cominciato a fare serate prima da solo poi con Frendy.”

“In quali altri film hai recitato di recente?”

“Nel film “Lo smemorato di Collegno” girato nel 2009. Era un tv mouvie in due puntate, con la regia Maurizio Zaccaro. Recitavo la parte del pianista matto. Era una meraviglia! Venivo dalla Valli di Lanzo e credevo di essere Nostradamus. Mi lasciarono carta bianca. A fare il matto me la cavavo benissimo! Nel cast c'erano Gabriella Pession, Lucrezia Lante Della Rovere, Franco Castellano e altri. E poi, sono comparso, in “Quo Vado”, film di grande successo uscito nel 2016, regia di Gennaro Nunziante, con interprete Checco Zalone, Sonia Bergamasco, Eleonora Giovanardi, Lino Banfi, Maurizio Micheli, Ninni Bruschetta".

“Un momento della tua carriera che ti sta a cuore?”

“Quando il regista Roberto Faenza, con lui interpretai il pianista in “Prendimi l'anima” che ebbe così tanto successo, che mi volle come porta fortuna, ripreso solo come presenza, nel film:“Il caso dell'infedele Klara”. Mi ha riservato una suite, e anche una generosa ricompensa.”

“E l'ultimo a cui hai partecipato?”

“Tu aquila io quaglio” sta per uscire, con la regia di Gennaro Nunziante, con interprete Checco Zalone, Manuel Giorgini, Martina Mineccia, Gabriel Saltarelli.

“Che parte farai?”

“Sarà tutto una sorpresa! Una breve pausa e poi: “Anche per me!”

"Cosa ti manca?”

“Ecco, mi manca una tournée su una nave.”

Non gli basta mai, sempre sul sentiero della musica.

Fiorella Avalle Nemolis

 

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