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Con le Fiat per le vie di Bra ha sfilato il ricordo di quei favolosi anni '60

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - In piazza Carlo Alberto a Bra, in provincia di Cuneo, c'è stata un'invasione pacifica di Fiat 500 Club Italia. Provengono da ogni dove, sono tante, circa un'ottantina, ognuna personalizzata a gusto del propretario. Sono un vivace arcobaleno di colori. Si mettono in moto, tutte quante per sfilare in città, e quel tipico rumore gracchiante del motore mette allegria, anzi euforia. E la gente accorsa alla manifestazione si aggira tra le mitiche 500 per osservarne, con curiosità, le caratteristiche.

Ognuno evoca un ricordo, c'è chi ci ha percorso lunghissimi tragitti, che ora non ci sogneremmo più di fare. Neppure su un potente e confortevole Suv. Era l'epoca del boom, l'esplosione del mondo “moderno”. I favolosi anni '60, quando la casa automobilistica torinese, la Fiat, ne sfornava a migliaia. Non tutti conoscono la storia di questa piccolissima autovettura, che ha segnato la vita di tantissimi italiani. Desta sempre curiosità il “cinquino” e tutti, grandi e piccini, quando passa, si voltano a guardarla. Nacque nel luglio 1957, con un motore a due cilindri e dalla velocità massima di 85 chilometri orari. Fu progettata in fretta e furia: un vero concentrato di soluzioni tecniche, al fine di metterla in vendita a un prezzo di molto inferiore a quello della 600.

Vennero poi apportate modifiche, con aggiunta di accessori di cui, nella prima versione, era completamente priva. Così, ai primi di novembre, la nuova 500 venne presentata al Salone dell'Automobile. E dal quel giorno fu esaudito il sogno di ogni italiano: possedere finalmente le quattro ruote, a un prezzo accessibile quasi a tutti, con consumi e costi di esercizio ridotti all'osso, e con una eccellente tenuta di strada, ed ebbe così tanto successo da diventare nel tempo un'icona.

Fiorella Avalle Nemolis

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