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Chiusa Pesio: al "Viaggio nel tempo" anche commosso ricordo del vicesindaco Ponzo

MONDOVì

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Successo di partecipazione alla rievocazione storica “Viaggio nel tempo” di Chiusa Pesio svoltasi per il primo anno all’area verde di via Mondovì.

Una 6°edizione vissuta però con malinconia e tristezza a causa dell’improvvisa morte dell’amato vicesindaco e amico chiusano Andreino Ponzo la notte precedente alla manifestazione. 

Organizzatori e rievocatori, alcuni arrivati da lontano già il venerdì pomeriggio, erano già tutti in attesa di vivere il viaggio nel tempo che in questi anni ha attirato centinaia di spettatori quando la notizia della morte (avvenuta venerdì dopo mezzanotte) si è sparsa velocemente.

“La manifestazione non si poteva più annullare, poiché i gruppi di rievocatori erano già arrivati in paese - spiegano gli organizzatori - per questo abbiamo deciso di eliminare la musica che avrebbe dovuto ricreare un’antica atmosfera di festa e lo spettacolo di fuoco”.

Proprio per questo, la rievocazione storica è stata dedicata all’amico scomparso che tanto ha fatto negli anni per questa manifestazione.

Dopo il banchetto di sabato sera i vari clan protagonisti della due giorni di rievocazione hanno fatto una processione  silenziosa con le fiaccole riunendosi infine in cerchio attorno ad un braciere. Nel silenzio e nell’oscurità illuminata solo dalla luce del fuoco gli organizzatori per voce del druido hanno ricordato la figura del vicesindaco Andreino Ponzo e tutto ciò che ha fatto negli anni per il paese. Un momento toccante che ha commosso buona parte dei partecipanti. 

“Si tratta di una rievocazione storica a cui Andreino teneva molto - spiega la presidente del gruppo Agnese Mattalia - Per i celti non esisteva il minuto di silenzio quindi ci è sembrato opportuno ricordarlo così, esprimendo tutto il nostro affetto e il nostro rispetto per una persona che tanto a fatto e dato alla sua terra”.

Come ogni anno la manifestazione storica ha fatto rivivere ai presenti l’atmosfera di un villaggio celtico in cui pacifiche genti si occupavano di caccia, artigianato e commercio. Uno sguardo nel passato per assistere come dentro un film alla quotidianità delle popolazioni che abitavano la Valle Pesio nell’antichità. Una pace spezzata solo dall’arrivo dei legionari romani che man mano conquistavano a fil di spada i territori delle Alpi. Così, a fine giornata, il bardo della Touta Kebennates ha narrato la battaglia che ha concluso l’intensa due giorni di rievocazione. Lo scontro tra i legionari romani invasori e le popolazioni Celto Liguri che popolavano la Valle Pesio. Una battaglia che i Celti hanno vinto uccidendo tutti i soldati dell’Impero Romano ma vincere una battaglia non è vincere la guerra e si sa, dalla storia, che alla fine tutta la valle cadde in mano agli invasori di Roma.

Le due giornate di rievocazione son state caratterizzate dai laboratori e dai giochi dedicati ai bambini che hanno potuto cimentarsi in allenamenti con la spada e con l’arco sotto lo sguardo attento e severo dei celti e dei soldati romani.

Gli organizzatori, l’associazione Flamulasca-Touta Kebennates ci tengono a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della 6°edizione del Viaggio nel tempo. 

Tra questi, naturalmente, ringraziamo  i gruppi di rievocatori. 

I CELTI: Pobal Ap Vaud (del Torinese), Teuta Bosco Parlante (Vercelli), Schiere di Vertamo (Novara), l’associazione culturale l'Arc (Villar San Costanzo) e i Terra Taurina (con iscritti da Piemonte e Liguria e con sede a Pino Torinese).

 I ROMANI: Praefectura Fabrum e Cohors II Ligurum (Castelletto d’Orba- Piemonte sud), i Cohors Veterana (Alessandria) e i Legio Terzia (Genova).

(Foto di Marco Dal Dosso e di Giordano Franzò)

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