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CEVA/ Tra vecchi e nuovi amici alla "Festa della Comunità" vince sempre la solidarietà

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Anche quest’anno l’appuntamento è stato mantenuto: sono cambiate alcune modalità, si sono mantenuti punti fermi, e l’evento a carattere interculturale ha avuto luogo.

Si è riproposta infatti la serata teatrale: venerdì sera, nei locali della Sala Borsi, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo hanno presentato il lavoro preparato  durante il secondo quadrimestre.

La classe seconda D della secondaria, con lo spettacolo dal titolo “Viaggiare nel sogno di una nuova vita”, ha aiutato i presenti  a riflettere sul tema dell’emigrazione del passato e attuale. I ragazzi hanno dato prova di serietà e di vera collaborazione e, dai positivi  commenti del pubblico, sembra che il messaggio sia stato recepito.

Il tema dell’accoglienza e della solidarietà è stato in qualche modo ripreso dai brani presentati durante l’esibizione musicale dei ragazzi delle classi prime, sempre della secondaria.

Volti nuovi sono stati invece quelli della mostra sugli  stranieri fotografati in occasione del concorso foto-voice “Pane– Amaro” proposto dalla Caritas Diocesana e già conclusosi con la premiazione. Una novità è stata anche la presenza di alcuni giovani richiedenti asilo che, nella giornata di domenica, hanno animato sia la funzione religiosa sia  il pomeriggio con canti e ritmi della loro terra.

I volti conosciuti di chi, con disponibilità ogni anno prepara questo appuntamento che parte un po’in sordina, sembra faticare, ma poi va in porto. Le signore italiane e straniere che hanno preparto il buffet etnico, con l’aggiunta di un Kebab classico preparato dallo “Sci & Snow Club di Ceva”, giovani e adulti che hanno allestito la zona pranzo, seguito i bambini nei giochi, condiviso piatti e conversazioni.

"È stato un bilancio positivo,– spiega Franca Ascheri del gruppo inteculturale di Ceva – nonostante ci si aspetti sempre di più. Maggiore partecipazione, sostegno e visibilità. Si sa, in queste iniziative non “di piazza”, ciò che conta è la qualità dell’incontro interpersonale, non la quantità dei partecipanti".

Sergio Rizzo

(Nella foto: i presenti alla “Festa della Comunità” di Ceva)  

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