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CEVA/ Quando prevenzione e salute scendono in piazza sotto forma di arance per tutti

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SERGIO RIZZO - A Ceva, in provincia di Cuneo, come in oltre tremila piazze italiane, è stato il primo appuntamento dell’anno 2019 per sostenere il lavoro di circa cinque mila ricercatori e promuovere comportamenti più salutari volti a ridurre il rischio di ammalarsi.

Anche a Ceva il gruppo di volontari locali, è stato presente per tutta la giornata sotto i portici della centrale via Marenco nel pieno centro storico cittadino, per la distribuzione delle “Arance della Salute”, il frutto diventato negli anni il simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà.

Si tratta di arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, contenenti inoltre oltre il quaranta per cento di vitamina C in più rispetto agli altri agrumi. Con una donazione pari a nove euro è stato possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance.

I volontari, hanno inoltre, consegnato oltre alle arance, una guida contenente preziose informazioni sulla prevenzione, in particolare su fumo e obesità, insieme a diverse ricette sane e gustose a base di arance, firmate da Moreno Cedroni, Carlo Cracco, dal giovane chef Jre Roberto Tonola e con i consigli di Antonio Moschetta, ricercatore Airc Università di Bari.

Attività fisica e alimentazione sono inoltre al centro del progetto “Agility” guidato da Licia Rivoltini, ricercatrice Airc presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, protagonista dell’immagine della campagna in rappresentanza dei circa cinque mila scienziati Airc. Anche il cibo che quotidianamente consumiamo, può diventare un alleato favorevole alla prevenzione se insieme vengono ridotti altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità.

Alcuni tipi di tumore, in particolare quelli che interessano esofago, stomaco e intestino, è stato evidenziato come siano più sensibili agli effetti dell’alimentazione. La conferma viene da grandi studi internazionali come Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che per oltre vent’anni ha osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei. Un’alimentazione salutare da sola però non basta.

È importante associare a una dieta varia ed equilibrata un’attività fisica regolare di almeno trenta minuti di camminata ogni giorno  che contribuisce a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno.

Sergio Rizzo

(Nella foto: alcuni volontari dell’Airc di Ceva)

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