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Cassa di Risparmio di Savigliano: l'esercizio 2017 si chiude con un utile netto di 3.735.482 euro

SAVIGLIANO

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Il Consiglio di Amministrazione della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A. ha approvato in data 23 marzo 2018 il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2017.

La fase economica iniziata nel 2016 e protrattasi per tutto il 2017 ha registrato, per la prima volta dopo molto tempo, lievi segnali di crescita, sia a livello mondiale che nazionale e regionale, un trend che, sebbene non induca ad abbandonarsi a facili ottimismi, porta un po’ di respiro nell’economia e nel generale clima di fiducia.

Banca CRS si è mossa in questo contesto seguendo quelle che sono le linee guida del piano industriale 2016-2018, ma soprattutto rimanendo fedele ai valori di banca locale, ovvero operare a breve, ma in una prospettiva di medio – lungo termine, e garantire il sostegno al territorio di riferimento.

In questo scenario Banca CRS ha scelto ancora una volta di mantenere saldo il rapporto instaurato con il mondo delle famiglie e dei giovani in particolare, delle piccole e medie imprese e di tutti gli operatori economici della zona in cui opera e, considerati i risultati, si è rivelata nuovamente la strada corretta.

“La chiusura di un bilancio positivo, commenta Francesco Osella, Presidente, non è solo un mero dato numerico, ma è il premio per un lavoro svolto con costanza e cura, avendo come obiettivo principale riuscire ad intercettare e soddisfare le esigenze del territorio in tutte le sue molteplici sfaccettature. Con questo bilancio si conclude l’operato triennale dell’attuale Consiglio di Amministrazione, un’esperienza svolta con la consapevolezza e la responsabilità di aver ricevuto una mission che viene tramandata da 160 anni e che noi abbiamo avuto cura di mantenere viva per poterla a nostra volta trasmettere alle generazioni che verranno.”

Ecco come si presenta in sintesi il bilancio 2017 di Banca CRS.

La raccolta indiretta ha raggiunto i 655 milioni (+7,15%), la raccolta diretta si attesta a 1.012 milioni (+1,33%), per un totale complessivo di raccolta da clientela pari a 1.667 milioni, in aumento del 3,54% rispetto al dicembre 2016.

Per quanto riguarda i crediti accordati alla Clientela, l’esercizio si chiude con un totale complessivo pari a 837,7 milioni di euro con in evidenza un incremento dei mutui ordinari e Prima Casa per edilizia abitativa.

“Tengo ad evidenziare, spiega Luca Crosetto, Vice Presidente, come il nostro Istituto operi senza mai porsi al di sopra, ma costantemente a fianco delle imprese e degli operatori che animano il tessuto produttivo territoriale: artigiani, commercianti, agricoltori. Le esigenze che emergono da queste realtà rientrano tra le priorità di ascolto del Consiglio di Amministrazione e del Management e le soluzioni proposte non sono mai imposte, ma condivise. Ne sono esempio le convenzioni in essere con le principali Associazioni di Categoria, per l’accesso al credito agevolato.

Altro dato interessante è quello riguardante le sofferenze in rapporto al sistema nazionale. La qualità del credito si conferma su livelli elevati, e significativamente migliore di quella del sistema creditizio. Le sofferenze lorde di Banca CRS rappresentano il 6,1% del totale dei crediti mentre le sofferenze nette sono il 3,2% contro il 3,7% a livello di sistema. L’indice Texas Ratio, indicatore di solidità patrimoniale, è pari all’83,11% valore sicuramente migliore del dato medio di sistema.

L’esercizio 2017 si chiude per Banca CRS con un utile netto di € 3.735.482, corrispondente ad un ROE del 4,7%, nonostante sia stato gravato da componenti negative eccezionali quali il contributo al salvataggio delle banche in difficoltà.

Il patrimonio della Banca, al netto dell’utile 2017, ammonta a 79,5 milioni di euro.

Il valore di una banca del territorio si misura anche e soprattutto tramite indicatori non “tradizionali”.

Ad esempio riteniamo importante sottolineare che, degli oltre 31 milioni di valore economico generato nel 2017 8,3 siano stati distribuiti a fornitori di beni e servizi prevalentemente della Provincia di Cuneo: uno dei modi scelti da Banca CRS per generare indotto e far crescere l’economia locale.

Un altro importante indicatore è dato dal sostegno alle attività culturali, sportive e sociali del territorio che Banca CRS non ha mai fatto mancare: nel 2017 sono stati realizzati interventi a favore di circa 230 Associazioni ed Enti per un valore di circa 235 mila euro.

“Essere “la banca che fa la banca” non è uno slogan pubblicitario, ma prima di tutto è il nostro modo di essere, conclude Emanuele Regis, Direttore Generale. I nostri risultati non sono il frutto di attività finanziarie azzardate, ma derivano dalla consapevolezza che il miglior modo per crescere sia farlo insieme al territorio, attivando un dialogo intenso e costruttivo con la Clientela, che continueremo a mantenere per ricambiare la fiducia accordataci. Il rafforzamento delle redditività aziendali ed il miglioramento degli indicatori patrimoniali confermano Banca CRS come soggetto in grado di generale valore.”

Banca CRS continua a crescere anche dal punto di vista occupazionale, come indicato nel grafico. Al 31/12/2017 il numero di dipendenti dell’Istituto era di 198 unità.

Andamento Utile e Distribuzione Dividendi

Il 2018 è un anno importante per Banca CRS: ricorrono i 160 anni della sua fondazione, che risale al 1858.

E’ un dato che fa riflettere ed è sicuramente motivo di orgoglio per la struttura. Banca CRS è la più antica Cassa di risparmio della provincia di Cuneo con un’operatività autonoma e continuativa, ed è un assunto che conferma tutto quanto asserito in precedenza. L’origine dei risultati attuali vanno ben più in profondità rispetto alla superficie, sono il frutto di 160 anni di una storia che ha visto crescere, innovare, sviluppare l’Istituto, ma anche mantenere intatti i valori costitutivi, guardando avanti, ma con la consapevolezza del punto di origine e della strada percorsa.

Per celebrare la ricorrenza, l’Istituto ha commissionato la pubblicazione di un libro sulla storia della banca, curato dal prof. Claudio Bermond. Il libro verrà presentato il 27 aprile presso Teatro Milanollo.

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