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Caraglio, nodo dopo nodo per "collegare" il Filatoio alla luna

CUNEO

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Sabato 18 novembre il Filatoio di Caraglio (Cuneo) propone un doppio appuntamento alla scoperta del mondo del tessile in tutte le sue sfaccettature e declinazioni, dalla produzione del pregiato filo di seta alla decorazione, dalle grafiche ai pattern ed alle texture, fino alla trasformazione in arte, anzi in textile art.

A partire dalle 16, per festeggiare il successo della mostra Y Kimono Now (visitabile fino a domenica 19 novembre compreso), si terrà la presentazione del libro “La via del Sol Levante” di Mario Vattani, ex console generale ad Osaka.

Il Giappone è il vero protagonista di questo romanzo on the road che, attraverso un percorso solitario in motocicletta, accompagna il lettore nei luoghi meno conosciuti dell’arcipelago giapponese, alla scoperta della storia parallela di Italia e Giappone, giovani nazioni in un mondo dominato dagli imperi coloniali, ma pronte ad affacciarsi sul Novecento. L’autore ne parlerà con Fabiola Palmeri, co-curatrice della mostra. Introdurrà l’incontro Pier Fabrizio Santovetti, vice direttore della Fondazione Italia Giappone. Brinderanno al finissage autorevoli rappresentanti delle istituzioni giapponesi in Italia.

Alle 16 e alle 18 un’occasione imperdibile per avvicinarsi all’arte contemporanea: un mediatore culturale d’arte ripercorrerà la storia della seta in un percorso guidato nelle sale del Museo del Setificio Piemontese, fino ad arrivare al presente e al dialogo con l’arte contemporanea attraverso le opere di Jérémy Gobé, cui il Filatoio dedica la mostra "Terra di seta. 400.000 chilometri dalla luna", la prima personale italiana aperta al pubblico fino al prossimo 7 gennaio.

Tra le numerose iniziative proposte dal Filatoio per avvicinare adulti e bambini all’arte contemporanea e, più in generale, per vivere il museo in modo insolito e coinvolgente, si segnala la costruzione di un’opera collettiva e un traguardo da record: ogni visitatore può partecipare, nodo dopo nodo, alla costruzione di un filo di 400.000 km per collegare idealmente il Filatoio alla luna.

Riprendendo l’opera 400.000 cocoons realizzata da Gobé con altrettanti bozzoli di seta, ogni visitatore potrà portare da casa un rocchetto di filo da cucito, annodarlo al precedente e, grazie ad una bobina meccanica, dar vita al sottile viaggio immaginario suggerito da Jérémy Gobé, ma forse anche alla metafora della costruzione di una società migliore e solidale attraverso il ruolo dell’arte e il contributo di ciascuno.

 

 

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