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Ascoltiamo il "grido" di Carlin Petrini di Bra e contribuiamo a salvare le piccole botteghe

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - C'è una ragione per un ritorno al passato col negozio di alimentari: Carlin Petrini lancia un altro grido d'allarme.

Non che non l'avesse già fatto.

Il suo pensiero sulla perdita delle piccole botteghe, quelle sotto casa, dove c'era la signora Maria che sceglieva, pesava e incartava i prodotti ortofrutticoli, non è solo un'idea romantica di nostalgia del passato.

E' un mondo che lui conosce bene quando si accalora e afferma: “quello dei borghi che erano vivi, che ora stanno diventando luoghi fantasma”.

L'innovazione per Carlin Petrini è anche, ricostruire e rigenerare un tessuto sociale, non basta più produrre eccellenze e qualità da esportare.

Il discorso può sembrare contradditorio, ma basta riflettere: chi manterrà il nostro sapere, la nostra tradizione di territorio che è divenuta frutto di eccellenze?

L'ha confermato con un buon esempio che è sotto i nostri occhi: l'apertura nel 2015 del negozio di Alimentari Local nella centralissima Cavour, 45. Considerato negozio pilota, è un progetto realizzato con la collaborazione degli studenti UNISG di Pollenzo del corso in Sistemic Food Design.

L'ha fortemente voluto, esempio di come il suo pensiero spesso considerato visionario, col tempo si riveli profetico.

Certo, i grandi supermercati sono vivi e vegeti, tuttavia, serpeggia quella voglia di un ritorno al passato, di condivisione, anche nel fare la spesa, e soprattutto la volontà di non perdere di vista e di sostenere i nostri produttori locali.

C'è una lenta, sì, ma pur crescente controtendenza con l'esempio di giovani che hanno lasciato le città convulse per tornare al proprio paese e riprendere l'attività del padre, o addirittura del nonno.

E' solo così, che si manterranno i segreti del nostro patrimonio agroalimentare.

Conosco di persona, produttori ortofrutticoli, pastori che realizzano formaggi tradizionali, artigiani: loro potrebbero a poco a poco, ripopolare i borghi sperduti, ricreare una comunità.

Preferiscono la fatica, allo stress concitato e la perdità di identità. Provate a conoscerli al Mercato della Terra che ogni terza domenica del mese, si svolge a Bra sotto l'Ala di Corso Garibaldi.

Solo così potrete rendervi conto di come si possa fare un passo indietro, che è un procedere lento verso l'avanti: un futuro migliore.

Insomma, non che sia facile ricreare una economia interna, ma Carlin Petrini, ci ha dimostrato con i fatti che non proprio tutto è impossibile: basta crederci veramente.

Fiorella Avalle Nemolis

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