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Boves: "Il mio viaggio nelle valli remote del Nepal"

CUNEO

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La valle di Humla e la valle di Limi si trovano nell’angolo Nord-occidentale del Nepal. Il video che verrà proiettato giovedì 22 febbraio, alle 21, all'auditorium Borelli di Boves (Cuneo) mostra le immagini del percorso a piedi della cuneese Franca Formento in queste valli remote, poco frequentate, abitate da popolazioni isolate.

E’ una zona ad accesso limitato: per entrarci bisogna avere un permesso speciale rilasciato dal governo nepalese, perché le valli sono presso il confine: da un lato il Nepal, dall’altro la “Regione autonoma del Tibet” cinese. Questo territorio è stato conteso e oggi vede la penetrazione della forte economia cinese con una serie di gravi problemi che riguardano sia l’ambiente che la vita di queste popolazioni montane, ormai ridotte a poche centinaia di individui che vivono in tre villaggi costruiti attorno ai monasteri, in misere case di pietra grigia. Tutto attorno si vive di agricoltura a livello di sussistenza e di pastorizia.

Il video racconta questa camminata compiuta nel 2016 ad una quota media di 4.000 metri, con 7 cavalli, 2 “cavallanti-commercianti”, 2 sherpa (gruppo etnico delle montagne del Nepal), una persona del luogo come seconda guida, un cuoco, e poi kerosene e fornelli, tende e equipaggiamenti, permessi e documenti. Nel filmato le immagini delle etnie, dei villaggi, dei sentieri, degli antichi monasteri ricchi di fascino. Il video si concluderà con alcune foto del Langtang, altra valle nepalese epicentro del devastante terremoto del 2015, dove Franca è stata nel 2017.

La serata renderà omaggio al ricordo del dott. Pino Meo e del dott. Nanni Ugliengo, medico cardiologo all’ospedale di Cuneo morto nel 2003 in una operazione di soccorso alpino. La serata è ad ingresso libero. Per maggiori informazioni: www.totemtabu.it.

Franca Formento è stata insegnante di Lettere presso l’Itc Bonelli di Cuneo, ora in pensione. Madre di due figlie, ha 5 magnifici nipotini. Da sempre appassionata di viaggi e di avventure sportive, ha avuto la fortuna di poter realizzare molti dei suoi sogni: ha conosciuto moltissimi paesi in Asia, Africa, America. Si è sempre mossa in autonomia, zaino in spalla, preferibilmente a piedi, in bicicletta, sui mezzi pubblici e più raramente in auto.

Ha conosciuto popoli e culture, ha visto paesaggi esaltanti e luoghi meravigliosi, ma anche le baraccopoli e i luoghi della miseria assoluta, passando in zone trasformate dalle guerr,  e ha calpestato la polvere delle strade del mondo con rispetto e riguardo verso ogni condizione umana. Queste sue esperienze l’hanno portata all’impegno sociale. Ha scritto il libro “Quanti sono i Pedro?”, nel quale ha raccontato le sue riflessioni e i suoi viaggi. Il ricavato di questo libro è andato a sostegno della scuola del Caith in Perù.

(Immagine tratta dalla locandina dell'evento; biografia tratta dal sito dell'Unitre di Cuneo)

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