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Biraghi di Scarnafigi: da un avo del Settecento una storia casearia in continua evoluzione

SALUZZO

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Da oltre 25 anni c’è una protagonista che segna, anno dopo anno, la storia casearia della Granda. È la Valgrana, azienda casearia con sede a Scarnafigi, in provincia di Cuneo. Da quando è nata, agli albori degli Anni '90, si è sviluppata e consolidata sul mercato nazionale quale produttore di formaggi a pasta dura, in particolare il Formaggio Piemontino che rappresenta il core business dell’azienda, realizzato con solo latte proveniente dalla provincia di Cuneo e Torino. Nata grazie all’intraprendenza di Franco Biraghi, attuale presidente, oggi l’azienda vede protagonisti anche i figli del fondatore: Alberto e Andrea, amministratori delegati.

La tradizione produttiva di Valgrana si è imposta in virtù delle metodologie, rimaste invariate negli anni, che assicurano ad ogni prodotto precise caratteristiche organolettiche ormai ben riconoscibili e sempre più ricercate dai consumatori, affezionati alla genuinità e alla bontà di un sapore che tiene alto il nome della provincia di Cuneo e dell’intero Piemonte. La produzione Valgrana supera i 200 mila pezzi all’anno e il fatturato sfiora i 40 milioni di euro.

La storia della famiglia Biraghi e della sua attività ha inizio alla fine del Settecento con il capostipite Pietro Biraghi, che già lavorava il latte con cui veniva prodotto il grana in una cascina di Melegnano, nel Milanese. Un mestiere portato avanti con serietà e dedizione dal figlio Giacomo, diventato poi dirigente della "Polenghi Lombardo". Una tradizione che ha trovato continuità con il figlio di Giacomo, Osvaldo (nonno di Franco Biraghi), che nella stessa azienda fu il responsabile di produzione.

Nel 1934 un ramo della dinastia familiare si trasferisce in Piemonte: Osvaldo, coadiuvato dal figlio Ferruccio (papà di Franco Biraghi) apre a Cavallermaggiore una ditta individuale diventata poi Spa negli anni Ottanta. Nel 1939 nasce Franco Biraghi, che nel 1958 entra nell’azienda paterna come operaio. Il papà Ferruccio riteneva infatti necessario, per essere in grado di guidare le maestranze con autorevolezza, che egli sapesse ogni cosa del lavoro e dei processi produttivi che avrebbe dovuto amministrare.

Nel 1989 Franco fonda la "Valgrana" che nel 1990 inizia l’attività solo come commercio di formaggio. L’anno dopo, è il 1991, ecco la svolta: Franco rileva un piccolo caseificio a Scarnafigi, sempre nella provincia Granda. Di lì comincia la storia dell’azienda, che produceva, ai tempi, 20 forme di Grana al giorno. Per far fronte alle sempre più elevate richieste di prodotto, nel 1995 Valgrana inizia a produrre in un nuovo stabilimento di 2mila metri quadri, tutto automatizzato.

Nello stesso anno l’azienda aumenta la produzione di forme di Formaggio Piemontino, arrivando a 480 pezzi al giorno: si rende perciò necessaria la realizzazione di un altro magazzino. Oggi, all’interno degli stabilimenti Valgrana, estesi su una superficie totale di 90mila metri quadri , di cui circa un terzo al coperto, le forme realizzate ogni giorno sono salite a 1.100 con l’azienda che continua a guardare avanti, verso altri investimenti.

Guardando avanti e agli anni a venire, Valgrana mira a consolidare la presenza del marchio all’interno della Gdo (Grande distribuzione organizzata), non senza gettare lo sguardo oltreconfine: oggi i prodotti Valgrana si possono trovare in diversi Paesi stranieri, come Germania, Francia, Olanda, Inghilterra e Belgio e Oltreoceano in Canada e Stati Uniti. L’obiettivo è quello di allargare il fronte, per farne davvero un marchio sempre più dal gusto internazionale.

Date da ricordare

1989. Franco Biraghi fonda la Valgrana come attività di commercio

1991. Inizia la storia del Caseificio Valgrana

1995. L’azienda si amplia: viene costruito un nuovo e più funzionale magazzino da 2mila mq

1997. Alberto e Andrea Biraghi assumono la carica di amministratori delegati

2012. La quota di Formaggio Piemontino prodotto arriva a 720 forme. Ma già si pensa al nuovo obiettivo: arrivare a 1.100 forme.

2014. L’azienda dà il via alla produzione a regime e alla vendita del suo prodotto principe, il Formaggio Piemontino, senza lisozima (un conservante) e con il solo utilizzo di latte, sale e caglio

2017. L’azienda porta a termine, tra fine 2016 e inizio 2017, il progetto di ampliamento realizzando un nuovo capannone di nove mila mq per la stagionatura. L’azienda aumenta la propria capacità produttiva: è ora in grado di poter produrre fino a 1.100 forme al giorno

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