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"Belli i caprioli, ma i contadini di Peveragno non dormono sonni tranquilli"

MONDOVì

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"Guardo dalla finestra e trovo lo spettacolo che la natura ci riserva. Sono giornate stupende, calcolando che siamo in un inverno inoltrato che non vuole finire. Resto senza fiato quando un gruppo di caprioli, composto da almeno due famiglie, si aggira attorno alla mia casetta. Offro loro del fieno, ma non lo mangiano, preferiscono rovi, castagne, pane.

Trovo un posto adatto a loro, così vengono regolarmente a mangiare. I piccoli si concentrano più sul cibo, mentre i grandi si guardano attorno, pronti a fuggire. Sono bellissimi, ma presumo che le mie piccole piantagioni, fragole ed insalata, invece che finire sulla mia tavola, finiranno nella loro pancia, come al solito, in primavera.

L’anno scorso le mie giovani piantine, così mortificate, non sono andate oltre la metà della produzione. Sono state brucate a tappeto anche le fragole rifiorenti. Insalata, spinaci ed asparagi non sono stati risparmiati, nonostante una recinzione alta più di un metro...

Sono belli i caprioli nelle nostre zone, sono tanti, forse troppi. Mangiano tutte le pianticelle dove non c’è recinzione o dove è troppo bassa per fermarli. Gli agricoltori devono subire questo sovrappopolamento e non dormono sonni tranquilli...".

Anna Maria Musso, Peveragno (Cuneo)

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