CUNEO
PIERCARLO BARALE - Il timore di licenziamenti in arrivo, anche senza preavvisi o consueti periodi di cassa integrazione consentiti dalla legge o stabiliti da accordi ministeriali, turba l’intero mondo del lavoro. Il blocco finora mantenuto non può essere indefinito. Le industrie devono camminare con le proprie gambe, non vivere di sovvenzioni statali al termine del lungo periodo dovuto al Covid. Lo Stato imprenditore ha fallito troppe volte, trasformando l’industria in assistenza perenne a sfond...
CUNEO
PIERCARLO BARALE - Il leader Cgil Landini vuole applicare, con il governo Draghi, il metodo della concertazione. Come se si trovasse ancora a trattare con i due governi Conte. Allora il premier non muoveva foglia che Landini non voglia (ho privilegiato la rima, sacrificando il congiuntivo). Draghi sente tutte le parti: rappresentanti di professionisti, commercianti, agricoltori, settori turistici, artigiani, industriali. Le decisioni sono assunte dal governo secondo il programma concordato. Si t...
MONTAGNA
PIERCARLO BARALE - La Giornata Mondiale dell’Acqua ha posto all’attenzione generale la necessità di nuovi urgenti approvvigionamenti idrici. Non solo per l’utilizzo agricolo e per le lavorazioni industriali, ma per fronteggiare il sempre maggiore consumo alimentare e domestico. Riduzione dei consumi, riutilizzo, nuovi approvvigionamenti, aumentano le quantità disponibili. Necessitano però fonti da aggiungere a quelle in uso. Esaurita da tempo la ricerca di sorgenti, arrivato quasi al limite l’em...
CUNEO
PIERCARLO BARALE - Lo sciopero è riuscito: la fabbrica chiude. L’effetto suicida di decisioni sindacali, assunte “a sigle unite”, ha lasciato, in alcune occasioni, i lavoratori in braghe di tela. I patrocinatori della strategia portata avanti a base di astensioni dal lavoro, blocchi stradali, convocazioni avanti i ministeri interessati - o più modestamente le locali prefetture - non hanno pagato, se non con la diminuzione delle tessere, la loro cecità ed arroganza. Krusjev, gran capo di tutte le...
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PIERCARLO BARALE - Non siamo più una nazione di 60 milioni di abitanti. Abbiamo iniziato una discesa che - in previsione - ci porterà nel 2050 a 40 milioni, un terzo in meno. Gli stranieri residenti, alla data del 1 gennaio 2020 erano 5.306.548. Sono aumentati nel corso dell’anno di 50 mila unità. Tale incremento però non è sufficiente a compensare la diminuzione delle nascite. Secondo l’Onu, la popolazione mondiale è attualmente di 7 miliardi e 880 milioni. Nel solo giorno del 28 novembre scors...
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PIERCARLO BARALE - Tutte le volte che ho percorso il ponte Morandi a Genova, ho avuto la sensazione di trovarmi sospeso nel vuoto, vicino al cielo e molto lontano dalla periferia cittadina sottostante. Poi mi infilavo nella galleria verso il Levante ligure e dimenticavo il difficile e lungo attraversamento di Genova, provenendo da Savona. In qualche occasione ho notato interventi di manutenzione, che richiedevano capacità acrobatiche ed avvenivano senza l'interruzione del traffico. Mi è sempre...
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PIERCARLO BARALE - Avevo deciso, dopo una lunga camminata cittadina, di concedermi una spremuta di pompelmo senza ghiaccio e zucchero. Nella quieta penombra del salone attendevo il cameriere, come sempre non troppo sollecito ed osservavo i frequentatori; alcuni abituali, altri occasionali. Ad una distanza di un paio di tavolini, un terzetto stava discutendo in modo cordiale, senza toni di voce elevati. Non avendo compagnia, seguii, come uditore involontario, l'argomento. Gustandomi a piccoli sor...
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Con la solennità che si addice ad un trattato internazionale storico, gestito in prima persona dal presidente Mattarella, è stato siglato a Roma l'accordo con la Cina. E' stato necessario, per superare le perplessità dei leghisti - nonché degli Usa e dell'Europa - qualificarlo come non vincolante. Espressione scontata, perché è un'intesa alla quale ci si può attenere o che può essere disattesa. L'accordo - ovviamente - è stato sottoscritto per essere attuato. Trae origine dalla volontà - indubit...
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PIERCARLO BARALE - La demolizione e successiva ricostruzione del ponte Morandi di Genova non avrà, probabilmente, una rapida e semplice soluzione. Molto sbrigativamente, fin dall'indomani del crollo, premier e ministri, avevano indicato, come unica responsabile, la società Autostrade, concessionaria. Anticipando, senza alcuna prova, il compito spettante esclusivamente all'Autorità giudiziaria. Per la consueta enfatizzazione dei disastri, con morti, feriti e rilevanti danni materiali, i governant...