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Arte e cultura del dopoguerra nella collezione della coppia Crema: mostra a Dronero

SALUZZO

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Le sale del secondo piano del Museo Mallé di Dronero, in provincia di Cuneo, accolgono in prima assoluta le opere della collezione di Margherita e Mario Crema, della quale il museo conserva l’intero fondo di dipinti e documenti grazie ad un accordo siglato dal Comune, ente proprietario del museo, con gli eredi della famiglia Crema.

Nella casa di Luigi Mallé, compagno di studi universitari di Margherita Crema e poi critico d’arte invitato a numerose manifestazioni culturali organizzate dalla coppia di collezionisti nell’Italia del secondo dopoguerra, si inaugura la mostra Album di famiglia / La Collezione di Margherita e Mario Crema che ne racconta la storia, aprendo uno squarcio sull’effervescente clima artistico a Torino e in Piemonte in quell’interessante e in parte inesplorata parentesi tra il secondo dopoguerra e l’avvento dell’Arte Povera. Prendendo spunto dalle opere e dai documenti della collezione Crema, affidati nel 2016 al Museo Mallé, la mostra non presenta solamente un’antologia di opere del periodo 1950/60, ma narra la genesi e l’evoluzione della passione e dell’impegno culturale della coppia.

La mostra si apre infatti presentando la figura dello zio materno di Mario Crema, l’artista Ubaldo Magnavacca (1885-1957), pittore scultore e acquafortista di fama internazionale legato all’ambiente delle Biennali di Venezia e Quadriennali di Roma della prima metà del Novecento. E’ anche attraverso le opere dello zio (grandi acqueforti, paesaggi che richiamo Fontanesi, scene campestri) che Mario Crema sviluppa una forte passione per l’arte. Dopo la guerra e la prigionia in un campo nella Foresta Nera, Mario Crema (1925-2013) e la moglie Margherita Giacomasso (1925-2010) si stabiliscono per alcuni anni a Cumiana e, con grande slancio, promuovono una serie di mostre che vedono coinvolti i principali artisti e critici del dopoguerra.

Basandosi su foto d’epoca e in particolare su fotografie che documentano l’allestimento del Premio Cumiana, una rassegna di sette edizioni dal 1959 al 1965, la mostra ricrea il clima di quegli anni, attingendo ai dipinti che Mario Crema in quegli anni comincia anche a collezionare. Si affiancano così artisti ancora legati alla Torino dei Sei (Nicola Galante e Enrico Paulucci, che dei Sei fecero parte, ma anche Giulio Da Milano o Edgardo Corbelli, quest’ultimo con una splendida veduta di “Trana”), personaggi eccentrici come Luigi Spazzapan e il suo amico Umberto Mastroianni, ed una serie di giovani artisti all’epoca coetanei o più giovani di Mario Crema, che divennero poi importanti esponenti dell’Informale italiano (Piero Ruggeri, Sergio Saroni, Giacomo Soffiantino, o ancora Antonio Carena con una pregevole opera raffigurante il “Castello di Cumiana”.

Una parentesi interessante e degna di menzione riguarda, inoltre, il momento in cui veniva a costruirsi la Collezione Crema, negli stessi anni in cui si assiste alla nascita del Premio di Pittura “Giovanni Giolitti” a Dronero, indetto per la prima edizione nel giugno 1961. Un parallelo storico interessante e sul quale la mostra propone un primo sguardo di lettura e di ricerca, avvalorato anche dalla partecipazione di alcuni artisti che erano presenti a entrambi i premi.

La mostra “Album di famiglia. La Collezione di Margherita e Mario Crema" dedica alcune sale ad approfondire il rapporto, spesso amichevole e di scambio fecondo, che intercorse tra Mario e Margherita Crema e alcuni artisti, affiancando ai dipinti anche lettere e biglietti d’auguri. Tra questi, Riccardo Chicco, celebre caricaturista, tra le cui opere compare un ritratto della figlia dei collezionisti all’interno del teatro di Cumiana da poco restaurato anche per merito dell’impegno dei giovani coniugi Crema; Ettore Fico, con alcune opere astratte, ma anche una lettera da Parigi sulla quale dipinge un delicato acquerello; Piero Garino, con nature morte e paesaggi; e i già citati Da Milano, Galante e Soffiantino.

Oltre ad una serie di opere di grafica, la mostra presenta poi l’evoluzione della passione della coppia. Da un lato la passione per la pittura di Mario Crema, che comincia a dipingere e esporre spinto dagli amici pittori; dall’altra l’impegno culturale di Margherita, studiosa di storia di Torino e del Piemonte, e autrice tra l’altro di un piccolo volume dedicato all’analisi del rapporto tra Nicola Galante e Kurt Seidel. La mostra si chiude presentando la corrispondenza con critici (tra cui Angelo Dragone, Luigi Mallé, Luigi Carluccio e Renzo Guasco) e una serie di biglietti e cartoline illustrati da artisti, sempre a porre l’accento sul rapporto personale e l’aspetto intimo della passione artistica della coppia.

La mostra, dal sapore biografico, propone circa 120 opere, con una carrellata su oltre 40 importanti artisti del panorama artistico torinese e piemontese, e riscoprendo il clima energico, l’entusiasmo culturale e l’intraprendenza degli anni 1950/60. In parallelo, nello spazio della Torretta al terzo piano del Museo Mallé viene presentata la mostra Album di viaggio / Lavori su carta di Al Page, una serie di opere recenti dell’artista inglese Al Page, vincitore della prima edizione del Margherita and Mario Crema Travel Award in collaborazione con la Slade School of Fine Art di Londra.

La mostra avrà un’anteprima presso la Libreria Bodoni di Torino (via Carlo Alberto 41) venerdì 12 ottobre alle 18.30 con la presentazione del catalogo edito da Prinp Editore.

Info e prenotazioni: La mostra Album di famiglia / La Collezione Margherita e Mario Crema. Album di viaggio / Lavori su carta di Al Page sarà visitabile fino a domenica 17 marzo 2019.
 

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