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Lo storico Aldo Mola presenta il suo ultimo libro sulla massoneria a 'L Caprissi di Cuneo

CUNEO

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Alle 18 di oggi (20 settembre), al circolo 'L Caprissi di piazza Boves 3 a Cuneo viene presentato in prima assoluta il nuovo libro di Aldo Alessandro Mola, "Storia della Massoneria in Italia dal 1717 al 2018" (Bompiani, giugno 2018, pp.832).

Con Mola (cuneese, classe 1943, storico e saggista, editorialista di “Il Giornale del Piemonte e della Liguria”, autore di molte opere, compresa la Storia di Cuneo dal 1700 al 2000) intervengono il presidente del Caprissi, Franco Civallero, il prof. Elio Ambrogio del Circolo Alpi Marittime e il prof. Gianni Rabbia dell'associazione Giovanni Giolitti e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo. Il volume, già in seconda edizione riveduta e aumentata a soli due mesi dalla pubblicazione, non ha neppure un rigo in comune con le precedenti edizioni della Storia della massoneria italiana pubblicata (1976-1992). E' scritto sulla base di imponente documentazione e con molti quesiti aperti.

L'appendice del libro contiene inediti come le “Istruzioni segrete” di David Levi su scopo e organizzazione della Massoneria (1861), l'evaporazione del Tesoro massonico dopo lo scioglimento del 1925, l'azione dei massoni in esilio e i legami tra Massoneria e Casa Savoia. L'unico Savoia sicuramente massone, ricorda Mola, fu una donna: la Principessa di Lamballe, linciata dalla plebaglia parigina nel settembre 1792.

A Mola abbiamo posto due domande: perché proprio il 20 settembre? E' una scelta anticlericale? Vuole ricordare che furono i massoni a distruggere lo Stato pontificio? "No. La Massoneria a Roma arrivò solo due anni dopo, nel 1872. La eliminazione del papa-re era matura nella coscienza europea e della stessa chiesa cattolica. Con l'annessione di Roma all'Italia il papa venne liberato dall'esercizio del potere, che spesso lo obbligava a irrogare la pena di morte a a ordinare all'esercito di battersi, come avvenne, sanguinosamente, nel settembre 1870".

Ma la massoneria è ancora attuale o è un fantasma del passato? "Lo storico offre documenti e lascia che sia il lettore a giudicare. Due sole considerazioni: in primo luogo la Massoneria fiorisce in tutte le democrazie parlamentari del mondo (monarchie, repubbliche, stati federali). Inoltre è davvero impossibile scrivere la vera storia del Paese ignorando i quattro-cinquecentomila italiani che in circa tre secoli hanno popolato le logge. Erano la classe dirigente. Ma al riguardo il dibattito è aperto. Cuneo stessa ha contano centinaia di “Fratelli”, tutti di alto valore, da Bartolomeo Bruni a Luigi Parola ad Angelo Segre, Pietro Musso...".

 

 

 

 

 

 

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