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ALBA/ Produzione, scuola e lavoro, salute: l'attuale situazione in Piemonte

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L'Ires Piemonte porta ad Alba, in provincia di Cuneo, i risultati della relazione annuale sulla situazione socio economica del Piemonte 2017. Lunedì 13 novembre nella sala conferenze di Banca d'Alba, alle 17.30, il direttore dell'Ires Marco Sisti con i ricercatori Luciano Abburrà, Stefano Aimone e Maurizio Maggi discuteranno della situazione del Cuneese, dopo i saluti e l'introduzione di William Revello, consigliere comunale ad Alba e Luca Angelantoni, vice presidente Ires Piemonte. Interverranno Elena Bottasso, ricercatrice della Fondazione Crc, Tino Cornaglia, presidente della Banca d'Alba e Marco Bertoluzzo, direttore del Consorzio Alba Langhe Roero. A fare le conclusioni sarà Maurizio Marello, sindaco della Città di Alba. L'incontro "Guardare il presente" sarà anche l'occasione per anticipare i contenuti del rapporto sul Quadrante Sud Ovest del Piemonte, elaborati nell'ambito del progetto "Antenne".

Mentre i segnali positivi si consolidano a livello internazionale e l’Italia cerca di agganciarsi alla ripresa, l’ombra della crisi si ritira, portando alla luce, anche in Piemonte, un paesaggio economico e sociale che l’ultimo decennio ha cambiato in profondità. Qualcosa è riuscito a sopravvivere, qualcos’altro è andato perduto. Ma ogni crisi apre opportunità nuove e la possibilità di sfruttarle dipende dalle caratteristiche dei singoli territori, dalle capacità dei cittadini e dalla visione delle loro leadership.

Economia: bene ma non benissimo. Il Piemonte cresce per il secondo anno consecutivo, ma meno del Nord Italia. PIL in crescita ma meno del nord. Al risultato ha contributo, come già nel 2015, la domanda interna per consumi, mentre quella estera ha dato un contributo negativo. Cuneo prima nel recupero: conferma per il terzo anno consecutivo un buon andamento della produzione industriale.
Scuola e lavoro

Bene il lavoro, ma meno del Nord. Dodicimila occupati in più nel 2016. L’industria in senso stretto aumenta meno del 2015. A Cuneo lieve crescita della disoccupazione, che rimane fra le più basse in regione. Giovani scolarizzati, ma in difficoltà con il lavoro. A fronte dei risultati positivi in termini di scolarizzazione, permangono per i giovani piemontesi le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.

La salute. Tornare come prima? L’attenzione al confronto fra i dati di oggi e del 2006 non deve illuderci che l’obiettivo sia tornare come eravamo. Il Piemonte invecchia, e invecchierà nei prossimi decenni, quando diventeranno anziani i nati dopo la seconda guerra mondiale, in anni caratterizzati da elevata natalità. Sanità: investire, ottimizzare, governare il fabbisogno. La vetustà delle strutture ospedaliere pubbliche e delle grandi attrezzature (una su quattro) e l’elevata numerosità dei magazzini di stoccaggio dei beni sono alcune delle criticità del sistema sanitario regionale.

Se Pil e occupazione possono recuperare i livelli pre-crisi, almeno uno dei trend importanti è irreversibile. Non possiamo infatti ringiovanire, ma la debolezza demografica è in parte rimediabile con tecnologia e competenze.

Per maggiori informazioni: ires.piemonte.it/relazione-annuale/relazione-annuale; http://www.regiotrend.piemonte.it/progetto-antenne

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