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Al Filatoio si parla di Tracciabilità degli ogm nella filiera mangimistica

CUNEO

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“Tracciabilità di OGM nella filiera mangimistica” è il tema del convegno che si terrà a Caraglio, in provincia di Cuneo, il prossimo 28 gennaio (ore 9.00-13.00) presso il Filatoio. Nel corso dell’evento sarà presentata una ricerca finalizzata, realizzata da Asl CN1, Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e della Toscana, Istituto Superiore di Sanità sul tema “OGM nella filiera agro-alimentare: linee guida, sistemi di gestione per la tracciabilità e metodi innovativi per il controllo ufficiale”.

Per la CN1 interverranno Angelo Millone, veterinario dell’Asl responsabile del piano alimentazione animale e la borsista Viveca Righi. Introdurrà i lavori il direttore del dipartimento di Prevenzione Giorgio Sapino.

Che cosa sono gli OGM? Sono organismi, il cui materiale genetico è stato modificato in modo diverso da quanto si verifica in natura mediante accoppiamento o incrocio o con la ricombinazione genetica naturale. Gli OGM sviluppati e oggi commercializzati sono il mais, la soia, la colza, il cotone, modificati per fornire caratteristiche quali ad esempio la resistenza nei confronti di alcuni parassiti oppure la tolleranza ad alcuni erbicidi.

Spiega Angelo Millone: “L’applicazione di questa biotecnologia è strettamente regolamentata e l’Unione europea ha stabilito un quadro normativo sugli OGM risalente ai primi anni Novanta che ha due obiettivi principali: proteggere la salute umana ed animale nonché l’ambiente, per cui un OGM può essere immesso sul mercato solo se autorizzato a seguito di un’accurata valutazione del rischio; assicurare la libera circolazione di OGM sicuri e salubri all’interno dell’Unione europea”.

Scopo della ricerca che sarà presentata a Caraglio è stato quello di verificare se gli operatori sono in grado di produrre, nel rispetto della legislazione vigente, mangimi privi di contaminazioni per garantire un’alimentazione sicura agli animali e, a cascata, ai consumatori di derrate di origine animale. A seguito della ricerca sono inoltre state elaborate linee guida per indirizzare in modo corretto l’attività delle maestranze che intendono produrre mangimi privi di OGM.

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