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A Cheese di Bra trionfa anche il burro della provincia di Cuneo 

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Sono trascorsi due anni dall'ultimo Cheese e nella “casa”di Beppino Occelli, produttore caseario di Farigliano, non è cambiato nulla, anzi.

E' sempre nel cuore di Bra, in via Mendicità Istruita, all'interno del palazzo settecentesco che vi si accede nell'ampio cortile.

Appena entrata scorgo Beppino, si distingue con il suo grembiulone candido davanti, sempre in movimento tra i suoi ospiti. E' una festa in grande stile. Ci accomodiamo all'ombra del bell'albero di fico secolare. E ogni volta, ci si sente a casa.

Ospitalità ineccepibile, coccolati tra vini pregiati e caci prelibati.

E Beppino, che si mostra nella sua semplicità, è un grande, come capitano lungimirante della sua azienda : sbaragliando la concorrenza con la qualità e la tradizione. E che, come uomo saggio di notevole capacità imprenditoriale, non ha perso di vista la modestia e il piacere di condividere momenti gioiosi.

Nel '60 iniziò l'attività producendo burro in modo tradizionale con i calchi di legno, che usa ancora oggi, e commercializzandolo con un furgone 850 Fiat di seconda mano.

E proprio il suo mitico burro mi mostra, in un vassoio di canovaccio, mentre lo manteca per ammorbidirlo.

Mi perdo la sua descrizione sulle proprietà del prodotto, eccellenti vi assicuro, perchè rapita dal suo rito: “coccolare” il burro.

Ed ecco apparire gli esilaranti “Tre Lilu” che poi sono quattro, il piemontesissimo gruppo musicale comico.

Con loro l'atmosfera si scalda, allegria, e improvvisazione dei quattro scanzonati che colgono con arguzia i momenti più comici.

Intanto arrivano ospiti, e nel frattempo ci annunciano una portata di fettuccine alla “Alfredo”.
Seguo l'impiattamento, proprio dinnazi e noi. Le assaggio, e continuo finchè non resta un singolo filo.

L'agettivo più indicato per definirle è: mai assaggiato fettuccine così buone!

Catturo il responsabile di tanta bontà: Mario Mozzetti titolare del ristorante centenario, Alfredo alla Scrofa di Roma, via della Scrofa,104 Roma.

“Mi presento raccontando questo piatto legato a due storie d'amore: Alfredo che per soddisfare le voglie della moglie in attesa, abbinò una fettucina sottilissima ai due più celebri ingredienti della cucina medetirranea: il burro e il parmigiano.

Unendo la qualità del piatto a una mantecatura, ancora ripetuta da cento anni e che ha reso queste fettucine uniche al mondo. Dopo questo primo atto d'amore, le fettuccine hanno acquisito celebrità in tutti gli Stati Uniti, grazie alla visita, negli anni venti, di due star del cinema muto americano: Douglas Fairbanks, Mary Pickford. Si innamorarono follemente di questo piatto, tanto che omaggiarono Alfredo di un set di posate d'oro massiccio con inciso: To Afredo the King of fettuccine. Il fatto fece così rinsonanza negli States che divenne il piatto italiano più famoso e imitato al mondo.

Da quel dì, la Scrofa di Roma, fu visitata dai i più celebri divi di Hollywod, quando venivano a girare a Cinecittà i film che hanno fatto epoca (Benhur, Vacanze romane). Quindi paparazzi, dolce vita, resse, risse, tra le stelle internazionali del cinema, Brigitte Bardot, Marylin Monroe... tutti personaggi che conteniamo nei novanta libri con le loro dediche e le foto autografate appese alle pareti.

E ora la storia continua...con il nuovo marchio “Fettuccine Alfredo”, che si stà lanciando in questi giorni, nei vari social e varie mainfestazioni, per trasformare nel mondo tutto quello che c'è dentro casa. E per sconfiggere i numerosi “fakes” (falsi).

Beppino al mio secondo piatto di fettuccine, sorride soddisfatto: “Vede, a noi piace portare sempre qualcosa di nuovo”

Certo, certo, è chiaro che per un piatto con solo due ingredienti così semplici: burro e parmigiano, è indispensabile l'eccellenza: quella che è di casa Beppino Occelli.”

Fiorella Avalle Nemolis

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