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A 86 anni ripercorre il cammino dei genitori ebrei deportati ad Auschwitz da Borgo

CUNEO

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Nel ricordare i tragici fatti che si svolsero il 21 novembre di 75 anni fa con la partenza forzata su carri bestiame di uomini, donne e bambini ebrei detenuti nel campo di Borgo San Dalmazzo (provincia di Cuneo) e deportati nei lager nazisti, il Memoriale della deportazione di Borgo è stato visitato da Jean Zylber, figlio di Szaja ed Esther Zylber che facevano parte del gruppo di ebrei deportati.

Fino a poco tempo fa non si avevano molte notizie sui coniugi Zylber. La ricerca, conclusasi nel 2016, condotta dalla dott.ssa Adriana Muncinelli sull’argomento e descritta nel libro “Oltre il nome” aveva, infatti, parzialmente recuperato la loro storia, ma non si era a conoscenza del fatto che avessero un bambino. A seguito di una serie di successivi approfondimenti, resi possibili anche grazie alla famiglia di Angelo Valmaggia (anche lui internato nel campo di Borgo) che ne ha recentemente reso disponibili gli archivi, la dott.ssa Muncinelli è riuscita a rintracciare quel bambino, oggi 86enne, ed a ricostruire la storia della famiglia Zylber.

Gli Zylber, poco prima della partenza verso i campi di concentramento nazisti, chiesero ad Angelo Valmaggia di spedire alla famiglia francese alla quale avevano affidato il piccolo Jean nel 1942, una cartolina postale con sommarie loro notizie. Su quella cartolina Valmaggia figurava come mittente. Quelle furono le uniche notizie dall’Italia e le ultime in assoluto che Jean Zylber ricevette dei suoi genitori. Jean Zylber, contattato dalla dott.ssa Muncinelli, ha espresso il desiderio di poter visitare Borgo San Dalmazzo e la valle Gesso. Il 20 ottobre 2018 l’Amministrazione comunale (rappresentata dal sindaco Gian Paolo Beretta, dalla vice dindaco Roberta Robbione e dall’assessore Mauro Fantino) ha accolto Jean Zylber accompagnato dalla moglie e dalla storica francese Renée Lopez Thery (che sta scrivendo un libro sulla sua vita).

Nel corso della visita la dott.ssa Muncinelli ha ripercorso le tappe storiche della vicenda del campo di Borgo San Dalmazzo. Jean ha visto la montagna ed i sentieri da cui i suoi genitori erano discesi, il campo in cui erano stati rinchiusi, il Memoriale dove sono ricordati i loro nomi insieme a quelli dei loro compagni di sventura provenienti dai più disparati paesi d’Europa. Ha potuto in quell’occasione anche incontrare due dei figli di Angelo Valmaggia, Alberto e Antonietta, riallacciando oltre il tempo il contatto che i suoi genitori avevano avuto con il loro padre.

L’incontro è stato commovente, Jean Zylber aveva dieci anni quando ha visto per l’ultima volta i suoi genitori ed ha percorso il loro cammino con il suo passo ormai incerto, ma desideroso di “chiudere il cerchio” di una tragedia che ha segnato tutta la sua esistenza. La storia di Jean Zylber e della sua visita alla nostra città saranno ricordati dall’Amministrazione comunale durante le celebrazioni della Giornata della Memoria previste nel corso del prossimo mese di gennaio.

 

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